Fino a pochi anni fa sembrava fantascienza. Conversare con un’intelligenza artificiale era roba da film, come il celebre “2001: Odissea nello Spazio”. Oggi invece - chi più chi meno - ci siamo abituati a farlo. Dialoghiamo con Google Assistant, Alexa, Siri, Cortana. Quando gli chiediamo di trovarci qualcosa sul web, effettuiamo la cosiddetta ricerca vocale.
Un fenomeno in continua ascesa. L’avresti detto che circa il 50% degli utenti usa già gli assistenti vocali per le proprie ricerche su internet? Se stai lavorando sul posizionamento del tuo sito, è qualcosa che non ti puoi permettere di trascurare, perché lasceresti campo aperto ai tuoi competitor.
Dunque, come comparire in vetta alla SERP (la pagina dei risultati dei motori di ricerca) per le ricerche vocali? In quest’articolo ti sveliamo i nostri migliori consigli.
1. Ricerca vocale: scrivi come parli
Come saprai, Google e affini premiano soprattutto la qualità dei contenuti. È su questi che devi lavorare se vuoi moltiplicare la tua visibilità online. Per rispondere nel migliore dei modi a una voice search, devi utilizzare sul tuo sito internet un linguaggio colloquiale. Lo stesso che gli utenti usano quando si rivolgono all’assistente digitale.
Entra nella testa dei tuoi potenziali clienti, anticipa le richieste che potrebbero formulare e fornisci le risposte. Con la ricerca vocale le domande, prese per intero, diventano delle keyword su cui ti devi posizionare. Ti facciamo un esempio: se vendi tende da sole, usa come parole chiave nei tuoi testi: “quali sono le migliori tende da sole?”, oppure, “quanto costano le tende da sole?”.
Più in generale, lavora sulle cosiddette long tail keyword, composte da più parole. A voce, infatti, si tende a fare ricerche più articolate e specifiche, come “tende da sole economiche a Monza”.
2. Ricerca vocale: assicurati che il tuo sito sia responsive
Passiamo a questioni più tecniche. Come puoi immaginare, la maggior parte delle ricerche vocali viene effettuata non da pc, ma da smartphone o tablet. Perciò, il tuo sito dev’essere responsive. Vuol dire che dev’essere predisposto per la visualizzazione su ogni tipo di device, indipendentemente dalle dimensioni dello schermo.
I motori di ricerca danno maggior visibilità ai siti che garantiscono un’esperienza migliore all’utente. Questo fattore è sempre più determinante per l’algoritmo di Google. In quest’ottica, anche il caricamento delle pagine dev’essere rapido.
3. Ricerca vocale: l’importanza dei dati strutturati
I dati strutturati sono parte integrante del codice html di una pagina. Hanno la funzione di “aiutare” i motori di ricerca a classificare meglio alcune informazioni.
Google, ad esempio, deve capire che “via Matteotti”, scritto sul tuo sito, è l’indirizzo della tua attività. I dati strutturati inseriti nel codice html glielo indicano. Così, se un utente chiede all’assistente vocale dove ti trovi, tu gli servi la risposta su un piatto d’argento.
4. Ricerca vocale: sfrutta Google My Business
Un altro modo per fornire a Google tutte le informazioni su di te e metterle sotto il naso dei tuoi potenziali clienti è Google My Business. Si tratta di quella scheda che avrai sicuramente notato nella SERP e che contiene tutti i dati utili su una determinata attività (contatti, orari, recensioni,…).
Se commercializzi tende da sole e un utente chiede all’assistente vocale dove si trova la rivendita più vicina di quei prodotti, il motore di ricerca gli mostrerà la tua scheda di Google My Business in cima ai risultati.
Hai trovato utile il nostro articolo? Devi sapere che questi trucchi sono il frutto di uno studio incessante e di continui test. Da oltre 20 anni, noi di Inwento garantiamo alle aziende la visibilità necessaria per conquistare il mercato digitale. Contattaci per una prima consulenza gratuita.